La faccia pallida,
lo sguardo perso il singhiozzo era dentro.
La pazzia è fuori, il fienile brucia, la scorta svanisce .
L’uomo guarda la luna che illumina il bianco dei tetti innevati.
L’impronta dello straniero impressa, malconcia,
affamata di vendetta celebrale ,distorta di una giustizia che non c’è .
Bruciata
svanita in un cielo di nubi nere, che soffocano lo sguardo e nascondono le facce
false di giustizia popolare, negata da spiccioli insignificanti lasciati come scambio
di un fare emerso nei giorni segnati di
Guerra e Carestia.