Vedo

Vedo

Vedo, la mattina camminar veloce e leggero lo sportivo fiero.

Vedo, e sento borbottar con le mani gesticolar un carrello di croissant

il fornaio .

M’appresto a guardarl’entrata de la cattedral priva dei suoi predicator

Vedo

di tutto un mestiere, che sereno fischietta senza pensar,

senza nessun problema.

Vedo

lontano il sole che lascia  i suoi colori, che lascia il suo calore.

Con le mani nelle tasche provo a cercar l’ultimo soldo che resta.

Poi con il pensiero nella testa vado verso il cammino per lavorar

quel pochino che resta per raggiunger quel che  mi aspetta.

Perché tutto è fini,

perché il tempo sa portar via con se tutti i miei perché.

Perché c’è un tempo, per contemplar le risposte che non trova adesso

poi m’appresto, solo ad osservar quello che l’occhio mi fa vede

e l’orecchio mi fa sentir, e cosi capir che tutto va a fini

una di queste mattine, per poi restar a scriver quel che il cuor mio a senti

dopo questo lungo cammino legato ad un unico destino

dove abbiamo lottato fin alla fin. 

Sentieri Di Petali

Nel giardino dell’amore cadono petali di rose.

Una sposa nello specchio riflette il suo sorriso.

Nel giardino dell’amore passeranno tante lune,

e fra le spine germoglieranno di nuovo;

di nuovo  sbocceranno fiori nuovi.

La vecchia rosa capirà che c’è sempre una nuova sposa.

Ogni luogo darà vita e speranza.

Nel giardino dell’amore c’è stupore e meraviglia.

Gli occhi sono pronti, pronti a guardare quello che succederà

quello chela Natura saprà far crescere di nuovo.

Finiranno i pianti acidi che corrodono la giovinezza del viso.

La penna scriverà, libera e leggera

lasciando un futuro incancellabile

da percorrere nei Sentieri di Petali.

Frecce Rosse

Passione

Freccia rossa

di un cuore trafitto nella stagione d’amore

calda di tramonto rosso fuoco, che promette

promesse mai avverate, nel’ attesa di stelle cadenti

e desideri nascosti dentro di noi.

Mani che si cercano, labbra che si sfiorano

e recitano vecchi ricordi, un amore

passione

Frecce rosse

di un cupido velenoso,

che promette ma non mantiene le stagioni che verranno

prelude solo pianti d’amore di fanciulle vergini

con l’amaro in bocca e tramonti

 Frecce rosse

fuoco.

La Nascita

Dopo un tempo scuro
appari
luce

e con lei un pianto di gioia, di liberazione
difronte ad un palcoscenico di matti.
Appari

appaiono,rughe di bellezza nella curiosità dell’attesa.
La nascita
occhi rivolti a te

parole, considerazioni e finalmente libero

poi alla ricerca di lei, la mamma,
alla ricerca del grembo di linfa vitale

in un tempo fatto di sonni, risvegli e sogni
che appagano una speranza di vita crescente

contornata di baci e carezze

che educano la battaglia per la vita,

e fanno che il tuo piccolo cuore sorrida sempre per una nuova vita.

La Nascita

Tu e Minu’

I prati emanano l’odore della terra
l’inverno è alle porte, ma tu non ci sei più.
Ci hai lasciato con il sole e promesso di tornare .
Ma tu non ci sei più
gli occhi promettevano una speranza, ma era solo un’illusione d’amore .
Minu il gatto che avevi tu
bianco con gli occhi blu

camminava su e giù in cerca di te.
Guardava la luna e sperava nella fortuna, la fortuna di rivederti.
La pioggia bagnava le pareti di casa tua e tutto era fermo.
La luce appariva e la polvere aumentava
i frutti dell’amore cambiavano colore
e le tante giornate facevano di te un ricordo leggero.
La speranza di vivere ritornava in me.
Ma tu non ci sei più
il diario non parlava più di noi
parla solo degli sbagli miei, e delle tante storie povere di significato.
I verdi prati ricordano quando camminavi su e giù in quella casa dov’eri tu.
Ma intanto tu non ci sei più.
Minu il gatto che avevi tu bianco con gli occhi blu camminava su e giù in cerca di te .
Ma tu sei un ricordo rimasto dentro e con te anche quello di Minu
che come te non esiste più, rimane solo un ricordo bianco ed uno sguardo blu.

L’orizzonte

Nel silenzio dei campi dei campi in estate consolato con il canto delle cicale

che di tanto in tanto rinnovavano il silenzio,

ho cercato la solitudine,

ma non era quello il modo per dimenticare.

Allora ho vagato quando il tramonto iniziava

cercando il bisogno di incontrare qualcuno

o qualcosa di diverso

qualcosa di saggio di rassicurante per il futuro che cancellava l’illusione de passato, nell’età in cui sei immaturo, incapace ma con la voglia di cercare e di fare,

sognando dei paesi lontani che ricordano un’età che non ti appartiene,

di un mondo che non hai vissuto in pieno,che fa parte di un’epoca

vinta dalla stanchezza .

Poi mi fermai in una scogliera dove il mare brillava

dove l’orizzonte si scorgeva a mala pena

e l’occhio, cercava con la luce di intravedere qualcosa di diverso,

che faccia fantasticare la mente fino a farla riposare e governare dal sonno,

e da un sogno cosi lontano e irreale come l’orizzonte.

lui e l’uomo

Lui e L’uomo

L’immagine

il ricordo, rimane dentro di me.

La materia se ne va e con lui il peccato di vita,

che verrà perdonato nel tempo.

La luce diversa più intensa e l’anima leggera.

L’immagine, è la tomba

e con lei ornamenti falsi per non dimenticare

e lasciare petali secchi e cadenti.

L’immagine

il ricordo profondo di una sequenza fotografica

curata nella sofferenza della vita

di un dipinto astratto e complicato

nella sua rappresentazione

unica dell’uomo e della sua povertà materiale.

L’immagine

il ricordo indelebile di un formato, opaco e tascabile

di preghiere per l’anima che diverrà ancora più leggere

per il ricordo di lui.

Lui e L’uomo.

L’anniversario

Il passo è veloce

lo sguardo è audace

la nostra voglia spacca.

Apre qualsiasi cosa alla speranza nostra

per gli anni che verranno .

Stringiamo le mani al petto

stringiamole mani insieme al’altare del signore.

Prometti per il futuro e gli anni passano

le mani si stringono ancora per la sensazione di allora.

Lei è ancora la stessa,

venticinque non sono nulla, in confronto

a quelli che verranno per amore e onesta.

Noi che lottiamo in questa vita

ed amiamo ogni cosa di lei

perché l’amore trionferà sulle cose

ed abbatte le barriere del tempo per gli anni che verranno. 

Per amore, si sente ancora il suono dell’organo

ed il battito di mani

e la polvere bianca di riso nei nostri abiti.

Fanno parte di un ricordo, lontano ma vicino.

Gli Occhi Che Guardano

Gli occhi che guardano sono gli occhi che sorridono

quelli che a volte piangono, che si fanno prendere dalle emozioni.

Sono l’immagine che abbiamo dentro, sono ricchi di sincerità.

Tutti sono cosi, a volte riescono ad ingannare e fanno credere

fanno sperare in chi sa cosa.

Gli occhi che guardano

sono anche quelli della cattiva gente, ed esprimono il disdegno per le cose

e l’odio per chi vuol vivere lontano dalla cattiva e brutta società.

Sono quelli di chi ha veramente bisogno di te, ed hanno un’espressione triste

e sola, vivono all’emarginazione del mondo.

Oppure gli occhi di chi non conosce ancora le parole

ma si fa capire lo stesso, quelli dove avverti la disperazione.

Sono gli occhi che fanno male e lasciano un ricordo triste

preceduto da un gesto irreparabile.

Esistono però, anche quelli dove la gioia è l’immagine di loro stessi.

Gli occhi che guardano, non smettono mai di sorridere

sono quelli che io so riconoscere, danno in me quella carica per la vita

ti arricchiscono l’anima.

Sono gli occhi che ti apprezzano per come sei.

Sono gli occhi che guardano e non smettono mai di sorriderti.

Come Il Vento

E come il vento cancella i ricordi 

come il pensiero di farei sordi, cosi svanivi come un fiore che conclude il suo ciclo.

E poi salvando l’animo dal peccato ti proponevi a Dio,

quello tanto amato e tanto odiato.

Eri cosi, come una rondine migravi e cercavi invano la tua casa .

E come il vento

l’estate fini ed io ripresi i miei versi.

E come un ragazzino preoccupato, per il primo giorno di scuola

ti ponevo ne ricordi più belli che l’estate mi lasciava.

Intanto il tempo passo; ma il piacere di ricontrarti era forte

il ricordo di come ti amavo era grande; ma con passi piccoli e sicuri

mi guardavo intorno e tutto era intenso ricco di novità.

E come il vento

rimuove ogni cosa, avrei rimosso anche te

e come un Re mi sarei posto nel trono di quello che avrebbe baciato la fortuna

e conosciuto la luna .

E come il vento

mi sarei fatto trasportare da un’altra storia più bella

forse una sorella maggiore della prima

pensando che un giorno finalmente avrei raggiunto la maturità

e l’amore sarebbe stato diverso.

E come la città’ mi sarei tecnologicamente evoluto di segnali diversi e di luci nuove.

Come il vento

spazzato via il passato da dimenticare

e forse avrei dimenticato anche te.