La Fantasia

Io lo so perché non mi sento più in me è colpa mia

ho racchiuso quella fantasia che era mia

non vedo più l’allegria, parlo da solo e lascio che tutto scorra via.

E’ colpa della fantasia che non è più mia

non mi segue come prima

non mi accarezza più la schiena

preferisce un altro al posto mio.

E’ come se qualcuno abbia cambiato il mio angelo

o sia invecchiato con me, che non voglia più rischiare

che non vuole lasciarsi andare come una volta.

Spero solo di arrivare alla fine di questa giornata

e riposare un po, che non abbia più voglia di sognare

di ricordare.

Io lo so perché non mi sento più in me

è colpa del mio passato o del mio futuro.

Una cosa però la so, devo cercare il modo

o la maniera d’incontrarla, che mi dia delle idee nuove.

La fantasia

come, io la voglio cambiare

ti fa pensare

ti apre la testa e riesce di nuovo a farti sognare altro

guardare ed apprezzare gli altri, 

che fanno e riescono a creare cose nuove.

Gli Occhi Che Guardano

Gli occhi che guardano sono gli occhi che sorridono

quelli che a volte piangono, che si fanno prendere dalle emozioni.

Sono l’immagine che abbiamo dentro, sono ricchi di sincerità.

Tutti sono cosi, a volte riescono ad ingannare e fanno credere

fanno sperare in chi sa cosa.

Gli occhi che guardano

sono anche quelli della cattiva gente, ed esprimono il disdegno per le cose

e l’odio per chi vuol vivere lontano dalla cattiva e brutta società.

Sono quelli di chi ha veramente bisogno di te, ed hanno un’espressione triste

e sola, vivono all’emarginazione del mondo.

Oppure gli occhi di chi non conosce ancora le parole

ma si fa capire lo stesso, quelli dove avverti la disperazione.

Sono gli occhi che fanno male e lasciano un ricordo triste

preceduto da un gesto irreparabile.

Esistono però, anche quelli dove la gioia è l’immagine di loro stessi.

Gli occhi che guardano, non smettono mai di sorridere

sono quelli che io so riconoscere, danno in me quella carica per la vita

ti arricchiscono l’anima.

Sono gli occhi che ti apprezzano per come sei.

Sono gli occhi che guardano e non smettono mai di sorriderti.

Con Il Pianto Dentro

Con il pianto dentro di me

ma senza rassegnazione mi sento una nullità verso le parole che sentivo

e non capivo, non capivo fossero veramente rivolte a me.

A me che sono aperto a tutti

a tutti quelli che vogliono essere ascoltati e capiti.

Con quelle parole capii che non serviva a niente,

che forse, dovevo nuovamente richiudere quella porta

che rimaneva spesso aperta verso quel mondo che tradiva il mio pensiero

quello che avevo creduto fino ad ora.

Cosi che guardando nella profondità degli occhi

pensai a quelli che danno la propria vita per onesta

a quelli che con il coraggio hanno guardato altro

e proteggendo chi ha veramente bisogno di loro .

Con il pianto dentro di me

ho pensato a quelli che hanno abbassato lo sguardo

per non sapere più cosa fare, per non sapere cosa pensare

perché derisi.

Quelli per l’amore e per la forza non sono stati ascoltati

ed ora non ci sono più .

Con il pianto dentro,

ho pensato a Mimi

e al signore di guardare in tempo questa maledetta evoluzione dell’essere

e cercare di raccogliere quei frutti troppo maturi

ed eliminare finalmente la sofferenza nei popoli .

Con il pianto dentro

e la vergogna penso a quelle famiglie che non hanno giustizia

che sperano sempre in te.

Che cosa vuoi da loro e da noi

quelle sono tutte frasi messe insieme, 

che però non hanno mai un riscontro una risposta.

Con il pianto

penso è ora di finirla

di distinguerci una volta per tutte

è ora di far basta

di non far cadere le pene su quelli

che non vengono rappresentati in questo maledetto mondo, 

che gira solo da una direzione.

Con il pianto dentro

piano, piano non parlo più aspetto che qualcosa accada.

Brillavi

Sei bella come l’estate

calda

la tua pelle abbronzata sa di mare

con il calare della sera i tuoi occhi sono come le lucciole,

si accendono e si oscurano.

Passeggiando per il paese di tanto in tanto lanciavi un sorriso

avresti ballato e cantato tutta la notte per me

la gioia brillava con te

la speranza che il domani fosse lo stesso.

Poi il tempo passo l’estate fini

di li mi accorsi che il sorriso svaniva

i tuoi occhi acquistavano un colore diverso,il verde delle giuggiole .

Tutto cambiò

era settembre e con lei vidi l’inverno

ma non fu per questo che il ricordo di te brillava ancora nel cielo scuro

insieme alle tante stelle che lo rappresentano.

Il Sole Sara Grande

Quando il sole sarà grande
I sorrisi delle donne illumineranno le strade i vicoli scuri della città.
Quando il sole arriverà
il fango lasciato dagli uomini sarà secco e duro come il cemento della città
lascerà, la tristezza di un uso sbagliato delle mani che superano le parole degli uomini.
Dove la coscienza è svanita nei tanti tramonti del sole.
Quando il sole sarà grande
il riscatto delle donne per la vita
piomberà come tante comete nell’animo degli uomini
e cosi il ricordo della croce ed il dolore provocato
diverrà come un grande museo di cere ; dove il silenzio regnerà sovrano .
Quando il sole crescerà
sarà grande nelle vie della città.
Si alzeranno i calici delle donne vittoriose di giustizia
fatta di notizie nuove, che non gli appartengono più.
Dove la notizia sarà giustizia per i tanti femminicidi subiti.
Quando il sole tramonterà,
il buio
risucchierà nelle tane i serpenti fatti uomo.